Negli ultimi tempi, uno degli eventi più in vista del territorio italiano è sicuramente il Volta (ex- Volta in Cosplay), un evento fotografico esclusivo che valorizza al meglio la bellezza dei lavori dei cosplayer e fotografi tramite location suggestive e esclusive.
Per conoscere meglio l’evento e come è nato, abbiamo intervistato l’organizzatore del Volta: Marco Tramonte.
Chi è Marco Tramonte?
Marco: Bella domanda! Domanda di riserva? Seriamente, Marco Tramonte è semplicemente un nerd! Nulla di più! Da sempre appassionato di libri, fumetti, film, telefilm, manga, anime, e chi più ne ha più ne metta! Vado a Lucca da gli anni 90. Ho letto una catasta di libri, fantascienza e fantasy. Fumetti, supereroi e manga.
Anime, non ne perdo uno da Atlas Ufo Robot!
Videogames, da FF a WoW (in quest’ultimo ci ho passato parecchi anni, forse 13). Poi ho iniziato quando appassionarmi al Cosplay, inizialmente come semplice spettatore, poi come fotografo. Tutto qui! Semplicemente un folle che non riesce a moderarsi in quello che fa e che gli piace.
Sei da molti anni all’ interno di questo mondo, cosa hai notato che sia cambiato? Ed è positivo o negativo questo cambiamento?
Marco: Oddio, i cambiamenti sono stati tantissimi. difficile dire quali siano positivi e quali negativi. A parte rari casi, una cosa non è cambiata! Ciò che spinge, secondo me, le persone ad entrare e continuare a far parte di questo mondo è la passione! Quella è rimasta immutata fin da quando a Lucca Comics passavo ore, e con me molti altri, a cercare un fumetto scartabellando negli scatoloni dei vari venditori.
Una cosa è cambiata, sopratutto negli ultimi anni, che a mio modesto parere è importantissima!
La voglia di socializzare! Negli ultimi anni le fiere si sono trasformate da una mera occasione per acquistare ad un punto di incontro tra appassionati, anime affini, amici che condividono le stesse passioni. Un cambiamento molto positivo secondo me! Un cambiamento che in molti volevano e cercavano, io come tanti altri. Un cambiamento che con mio rammarico mi sono reso conto non è stato grazie agli organizzatori, ma alla voglia di socializzare dei partecipanti agli eventi creati sempre piu spesso in Italia.
Ad un certo punto della tua vita sei passato da andare agli eventi ad organizzarli tu stesso, come è nato il Marco organizzatore?
Marco: Ah, molto semplicemente! Sono quello della compagnia che di solito organizza tutto, le cene, le gite, etc etc. Perché mi piace farlo! Quando vidi che tutti cercavano una valida alternativa ai soliti eventi “cosplay in villa” organizzati con approssimazione, ho deciso di darmi da fare e dare ai miei amici quello che cercavano. Nulla di più semplice.
Come è nato il Volta? Hai preso ispirazione da qualche evento già esistente?
Marco: Si, in parte. Il primo evento era stato un evento con una sola location, ma già con una certa selezione dei partecipanti. Durato un solo giorno. Poi sono stato ad un evento in Polonia. Il concetto di base erano delle locations eterogenee sparpagliate sul territorio. Tornando a casa, 13 ore di viaggio in macchina, iniziai a pensare che se era possibile farlo in Polonia, in Italia sarebbe stato anche molto meglio vista la natura del nostro paese disseminato ovunque di locations con di valore storico e di attrattiva immani. Se era applicabile come formula al mio evento avrei potuto organizzare per i miei amici qualcosa di ancora migliore! E sono partito! Ho iniziato a cercare locations adatte da annettere, a parlare con assessori e sindaci delle varie municipalità, ad attaccare un pezzetto alla volta cio che volevo al mio evento. Devo ammettere che ho avuto la fortuna di incontrare alcune persone nel Comune di volta Mantovana. Michele Sartori che aveva delega di assessore ai Servizi Sociali che mi ha supportato ed aiutato tantissimo. E un gruppo di ragazzi, che organizzavano il Comics a Volta Mantovana, che si sono presi il carico di fare i volontari durante le giornate del Volta. Senza di loro non sarebbe stato possibile iniziare. Supporto impagabile è arrivato anche dalla comunità dei fotografi, alcuni amici molto stretti, alcuni meno, che si sono sempre dimostrati un supporto morale senza il quale non avrei retto alle pressioni che arrivano dall’organizzazione del Volta Insomma grazie a tutte queste persone son riuscito un pezzetto alla volta a metter in piedi tutto questo.
A un fotografo o cosplayer che sente per la prima volta il nome dell’evento, come gli presenteresti il Volta?
Marco: Innanzitutto Gli consiglierei di leggere il regolamento sul sito ilvolta.it È difficile spiegare le meccaniche di un evento come il volta. Volendo sintetizzare si potrebbe dire che il volta è un evento che mette a disposizione di fotografi e cosplayer una quantità di scenari eterogenei in cui inserire in modo congruo la quasi totalità dei Cosplay. È un evento studiato è realizzato per permettere a a cosplayer e fotografi di organizzarsi preventivamente al meglio per poter creare degli scatti unici
Riguardo il metodo di selezione dei fotografi e dei cosplayer, quali sono i vostri criteri e cosa consiglieresti a chi si prova a candidare?
Marco: I dettagli dei criteri di valutazione non sono mai stati resi pubblici. Ovviamente ne va da sè che essendo un evento fotografico vengono valutati a tutto tondo tutti gli aspetti. In cuor mio posso assicurare a tutti l’assoluta correttezza e imparzialità delle valutazioni, cosa che tutti coloro che hanno partecipato nelle edizioni passate possono confermare.
Quest’anno l’evento cambia nome nel ” Il Volta”, ci puoi dire di più rispetto a questo cambiamento?
Marco: Non sono stato io a cambiarlo! Mi sono adattato ? Lo chiamano già tutti cosi ,e io ho semplicemente ufficializzato il nome che si è creato da solo!
Nel vostro percorso, quali sono state le maggior critiche e difficoltà delle edizioni precedenti?
Marco: Difficoltà, tantissime! Quasi tutte le aree del Volta sono proprietà private o di comuni, riuscire ad inserire nella loro ottica un evento cosplay così atipico è stata una sfida. Devo sempre ringraziare Michele Sartori che mi ha trovato i contatti a cui rivolgermi per proporre efficacemente le mie idee. Critiche….. tantissime, ma non mi interessano ne preoccupano. Io faccio quello che posso al meglio delle mie possibilità, lo.so io, lo sanno i miei amici e tutti quelli che hanno partecipato al Volta o che si sono preoccupati di capire a fondo. Tanto mi basta ?
Quali sono gli steps futuri del “Il Volta” e di Marco?
Marco: Diciamo che i miei progetti futuri per il volta sono molti. Nell’immediato futuro mi occuperò di migliorarlo e perfezionarlo mantenendo più o meno l’attuale formula. Attualmente il volta è un evento no profit senza sponsorizzazione che si basa, per poterne pagare le spese, su un piccolo contributo dato dai partecipanti e dalle attività del luogo. Molti dei progetti che al momento sono nel cassetto Al momento sono inattuabili per mancanza di fondi. Nel momento in cui si presentasse uno sponsor disposto a pagare le spese l’evoluzione del volta potrebbe stupire tutti, ma per il momento diciamo che è un segreto.